LE GIUBBE ROSSE è un caffè storico di Firenze, aperto dalla fine dell’800 e con una lunga storia di incontri culturali.Tra i suoi tavoli, interni ed esterni, nacquero riviste importanti e case editrici, aveva frequentatori come Soffici, Prezzolini, Papini, Vittorini a Pratolini, e poi lungo i decenni ha ospitato incontri culturali e presentazioni, tra le quali quelle curate da Massimo Mori, poliartista, maestro di Tai Chi e per un periodo responsabile per la Toscana del Sindacato Nazionale Scrittori. Chiuso per molti anni, ha avuto il vincolo di locale storico posto nel 2019 della Sovrintendenza e nel 2024 ha riaperto i battenti, inaugurando una nuova di “Poesia nei luoghi della socialità”.
Il sabato 4 ottobre, c’è stato un lungo pomeriggio, animato dai dibattiti intorno ai volumi “Assolo corale per le Giubbe Rosse” di Massimo Mori, “Le forme dell’oralità poetica” di Giovanni Fontana, “Imagetext”, frammenti per un’iconologia della lettetura, di Federico Fastelli. I dibattiti sono stati intercalati dalle letture poetiche di Tiziana Colusso, Adriano Engelbrecht, Giulio Maffi, Vincezo Lauria ed Enea Roversi, provenienti da diverse città italiane, e dalla lettura in traduzione di Andrea Sirotti della poetessa Arundhathi Subramaniam.