2018 dicembre
Residenze & Resistenze Creative (Luoghinteriori)

Questo libro, a più voci per una precisa vocazione alla condivisione, è la nuova tappa di un percorso più che decennale che la curatrice, Tiziana Colusso, ha dedicato all’esplorazione e alla riflessione sulle Residenze Creative. Dopo aver soggiornato a partire dal 2006 in una serie di Writers Houses / Résidences d’Ecrivains, ha prodotto il volume Torri d’avorio e autori in tour (2016), la prima mappatura in lingua italiana di Residenze per scrittori e artisti nei paesi europei, integrata da testimonianze di altri autori che avevano soggiornato in strutture simili, formando “comunità fluide” di autori solitari o dialoganti, abitudinari o avventurosi. Al libro è seguita la creazione del sito “Atlante delle Residenze Creative” [www.atlante-residenze-creative.org], tuttora attivo, che ha ampliato l’oggetto di indagine dalle Case per autori e artisti a un’altra serie di strutture abitative temporanee o stabili, nate dai nuovi parametri della sharing economy: comunità intenzionali, eco-villaggi, coworking e cohousing.

In questo nuovo volume, la riflessione si amplia ancora, sotto lo stemma dei magnifici versi di Hölderlin «..poeticamente abita l’uomo su questa terra»  (a cui Heidegger ha dedicato un intero saggio) e di Wislawa Szymborska «su questa più o meno Atlantide». Il volume include  scritti e testimonianze di  persone che hanno fondato, attraversato o ipotizzato «residenze & resistenze creative», seguendo strade e linguaggi peculiari: dalla filosofia taoista/marziale o buddhista alla pratica resiliente dei walkabout urbani, dal tentativo di «umanizzare i luoghi di cura» al monito per le sofferenze del pianeta, dal racconto di un’indagine articolata del «vivere altrimenti» alla ricostruzione femminista dei luoghi in cui le donne possono «posare le ossa», dalle poesie-meditazioni in forma di alberi al dialogo con Vandana Shiva –  tanto per citarne alcuni –  le residenze/ resistenze raccontano un testardo tentativo di abitare poeticamente su questa terra, ben consapevoli che le comunità posso essere solo «comunità immaginate», come dice acutamente Zygmunt Bauman in Voglia di comunità, poiché quando le comunità si cristallizzano in strutture stabili rischiano di trasformarsi in altro e di tradire tutte le aspettative. Dunque, sempre secondo Bauman, «in quanto esseri umani non possiamo né realizzare la speranza né smettere di sperare».

Testi di:

Igor Baglioni, Simona Baldanzi, Amanda Carloni, Renato Cuocolo, Andreina De Tomassi, Luigi Domenicucci, Loretta Emiri, Angelo Ferracuti, Pino Fiumanò, Grazia Francescato, Tiziano Fratus, Carlo Infante, Monica Lanfranco, Toni Maraini, Massimo Mori, Manuel Olivares, Sandra Petrignani, Cetta Petrollo, Lidia Riviello, Irene Sabetta, Graziana Santamaria, Emiliano Sbaraglia, Beppe Sebaste, Angela Seracchioli, Mario Thanavaro.

 

In copertina:

Il Giardino di Sharazāde, libro d’artista di Salvatore Giunta